Descrizione
ORVIETO – La giunta comunale di Orvieto ha approvato il progetto di allestimento degli spazi del piano terra di Palazzo Negroni che ospitano l’Archivio Maoloni.
Il progetto, condiviso con la famiglia Maoloni per un investimento complessivo di 40mila euro, è pensato per esporre permanentemente i lavori più significativi del celebre grafico orvietano, a partire dalla storica prima pagina del Messaggero del luglio 1969 dedicata allo sbarco sulla Luna ed esposta anche al Moma di New York.
Lo spazio sarà suddiviso in tre aree - quotidiani, periodici, arte e architettura - ospita già il riassemblaggio di alcuni mobili originali del suo studio realizzati su disegno dello stesso artista e prevede un’area dedicata all’archivio vero e proprio donato dalla famiglia nel 2007 al Comune di Orvieto, una raccolta di libri, riviste, pagine di quotidiani e bozzetti a stampa con circa 88 cd contenenti progetti grafici, lavori e materiali vari elaborati per quotidiani e periodici. Nell’archivio sono conservati anche opuscoli, libri e depliant, prove di stampa e di impaginazione e materiali pubblicitari.
“Con questo passaggio – commenta il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – onoriamo in maniera concreta uno dei più grandi protagonisti della grafica italiana del Novecento nel 20esimo anniversario dalla scomparsa e diamo forma al progetto di valorizzazione che avevamo immaginato per l’Archivio Maoloni sin dal nostro insediamento. Lo avevamo ereditato dimenticato e senza destino confinato all’ultimo piano del Palazzo dei Sette, abbiamo ristrutturato e recuperato gli spazi al piano terra di Palazzo Negroni per trasferirlo in un contesto in cui potesse essere valorizzato non solo dal punto di vista espositivo e della fruizione al pubblico. Insieme alla Fondazione Centro studi è possibile infatti mettere in campo attività formative legate al mondo della grafica e del design mettendo in rete non solo le competenze ma oggi anche i nuovi spazi disponibili come l’hub multimediale che abbiamo recentemente inaugurato. Ringrazio per la preziosa collaborazione la famiglia Maoloni con cui c’è stata piena sintonia nell’elaborazione di questo progetto molto elegante e funzionale. L’allestimento dell’Archivio Maoloni che inizierà nei primi mesi del nuovo anno – conclude il sindaco - è un investimento sulla memoria e sulla capacità di Orvieto di valorizzare i suoi talenti migliori e riteniamo che possa diventare uno spazio di grande valore culturale e identitario per la nostra città”.
Pier Giorgio Maoloni, nato ad Orvieto nel 1938 e morto a Roma nel 2005, è stato un designer molto conosciuto ed è considerato unanimemente come uno dei grandi padri della grafica italiana della seconda metà del Novecento. Definito “architetto dei giornali”, Maoloni ha elaborato progetti importanti rivoluzionando la grafica dei quotidiani, settimanali e mensili italiani, segnando in maniera indiretta la storia del giornalismo italiano. È suo il restyling di giornali storici quali Il Messaggero, Paese Sera, Il Tempo, La Stampa, l’Unità, Il Manifesto, Avvenire, Il Giorno, Il Mattino e molti altri. Maoloni nella sua attività ha saputo coniugare parole ed immagini e, anche se il suo lavoro si è svolto in Italia e all’Estero, non ha mai dimenticato il legame con la città natale collaborando con il Comune per valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Orvieto ideando, fra l’altro, la frase “Orvieto Città Narrante” che in passato è stata il filo conduttore di tante iniziative della città.
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Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2025, 13:19