Verso i lavori di miglioramento del tracciato della S.S. 205 “Amerina”

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Verso i lavori di miglioramento del tracciato della S.S. 205 “Amerina”

COMUNICATO STAMPA n. 192/22 C.C. del 17.03.22 
Verso i lavori di miglioramento del tracciato della S.S. 205 “Amerina”  
• Dirigente Arch. Marco Roberto Rulli nominato dal Consiglio rappresentante unico del Comune di Orvieto alla Conferenza dei Servizi del 21 marzo prossimo
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la nomina del Dirigente del Settore Tecnico del Comune di Orvieto, Arch. Marco Roberto Rulli, quale rappresentante unico dell’Ente alla Conferenza dei Servizi per i “Lavori di miglioramento del tracciato della S.S. 205 – Amerina” mediante la rettifica delle curve ai km 47+530 e 47+850 indetta per il 21 marzo prossimo dal Ministero delle Infrastrutture / Dipartimento per le Opere Pubbliche / Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Toscana-Marche–Umbria. 
“Dopo tanti anni e tanti tentativi inutili si è giunti finalmente all’approvazione del progetto della strettoia stradale sovrastante la galleria per la stazione di Baschi – ha spiegato il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi il Comune di Orvieto deve nominare il suo rappresentante in seno alla Conferenza dei Servizi dove le Amministrazioni e gli Enti convocati partecipano con un proprio rappresentante che esprimerà definitivamente la volontà dell’Ente di appartenenza. Si tratta dell’atto finale della conferenza, utile ai fini di un’eventuale variante allo strumento urbanistico, a cui il Comune di Orvieto partecipa, secondo la normativa vigente, attraverso un rappresentante unico appositamente delegato dal Consiglio Comunale. Le indicazioni date all’Arch. Rulli sono rispondenti allo strumento urbanistico del PRG”. 
Dibattito:
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “un atto importante che prelude al via di una infrastruttura attesa da moltissimi anni nel territorio vasto dell’orvietano. I ‘Fori di Baschi’ erano limitativi infatti al passaggio dei mezzi pesanti ed ha creato problemi per l’espansione della zona industriale di Baschi. Ricordo fino a circa 20 anni fa un progetto di riqualificazione urbana nell’ambito del PRUSST che prevedeva la possibilità di superare la curva chicane e la strettoia. Non se ne face nulla ma ora è giunto il momento di partire con il lavoro fatto dai tecnici ministeriali, regionali per dare corso a un’opera che darà la possibilità di trasportare su rotaia merci e persone in temi più veloci. Tra qualche anno, una volta ultimato il secondo stralcio della Complanare e i Fori di Baschi miglioreranno oggettivamente anche i collegamenti delle zone industriali del territorio. Ciò che raccomando all’Amministrazione è di controllare il rispetto della tempistica di esecuzione perché l’intervento venga fatto in tempi accettabili data la sua complessità. Favorevole”.
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “sicuramente un provvedimento da votare ma vorrei fare alcune considerazioni. Non si tratta di qualcosa di poco conto ma di un intervento importante immaginato e da vari anni. Infatti, la previsione del PRUSST era a sua volta la derivazione di ipotesi progettuali che venivano già da qualche decennio; la strozzatura ai ‘Fori di Baschi’ riguarda i collegamenti con Perugia e la Todi-Baschi che è anch’essa un restringimento, quindi se l’Orvietano ha rapporti con Perugia servono interventi di velocizzazione e maggiore sicurezza di quell’arteria. Chiedo quindi che si riprenda in seria considerazione la questione della viabilità complessiva della nostra zona che è un aspetto non secondario del ruolo del nostro territorio rispetto ad una interregionalità che ad oggi non ci è concessa. Chiedo che il problema venga affrontato con il piglio necessario perché il nostro territorio sta soffrendo anche per questo”.
Federico Giovannini (“Partito Democratico”): “seppure ignaro della materia dal punto di vista tecnico, condivido quanto detto da Barbabella quindi chiedo se dal punto di vista ingegneristico si può spiegare in cosa consiste l’opera e se dati i tempi lunghi di realizzazione e il costo, sono state verificate opportunità diverse di opere infrastrutturali per arrivare nel breve periodo ad alleviare le difficoltà del traffico, di cui siamo tutti consapevoli, ovvero se si può lavorare a delle alternative più veloci, meno costose ed impattanti”.
Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “si tratta di un atto tecnico che annuncia l’avvio di una progettazione che aspettiamo da anni e che salutiamo in maniera favorevole. Questo tema ci porta però ad affrontare la questione della riqualificazione della stazione di Baschi che prevedeva interscambi gomma-rotaia e che avrebbe favorito le attività economiche, progetto la cui fattibilità finanziaria era stata approvata e definita in linea con la programmazione delle ‘Aree Interne’, dove il progetto dei ‘Fori di Baschi’ era preliminare a quello di cui stiamo parlando. Con l’occasione chiedo all’Amministrazione Comunale se il progetto per riqualificare la stazione di Baschi può essere portato avanti”.
Replica Vice Sindaco Mazzi: “in accordo con l’Assessore regionale Melasecche, dobbiamo fare una ricerca sulla potenzialità di una eventuale stazione di scambio in corrispondenza con la stazione di Baschi, questo perché mentre nel recente passato questa cosa era pressoché assunta, oggi invece si punta non alle grande stazioni ma al razionale scambio lungo i percorsi ferroviari. Già da un mese è stato individuato il progetto di analisi che verrà fatta a breve. Il progetto di miglioramento del tracciato della S.S. 205 ‘Amerina’ in questione va nella direzione di una fluidità del traffico e farebbe riferimento a questa stazione verso il perugino. Lo scopo del progetto è quello di migliorare la circolazione stradale della 205 attualmente inadeguata rispetto alle esigenze del crescente traffico veicolare dei mezzi pesanti ed alla necessità di utilizzarla per convogliare il traffico proveniente dalla vicina uscita dell’autostrada A1 in caso di lavori di manutenzione straordinaria o interventi eccezionali. La soluzione individuata è quella di aumentare i raggi di curvatura delle due curve a ‘S’ che si trovano sul tracciato per consentire sia migliori condizioni di visibilità della corsia opposta al senso di marcia che il passaggio in simultanea di mezzi di grandi dimensioni. Il tratto stradale in questione, oltre che essere collocato su un versante particolarmente ripido, si trova nelle vicinanze della vecchia linea ferroviaria RFI, Firenze-Roma e, ad una quota ancora inferiore, del corso del Fiume Paglia. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un sovrappasso ferroviario in modo da accogliere in sicurezza la futura sede stradale. L’area d’intervento di 700 mq è attualmente destinata a Zona Agricola. 
Il lavoro in sé è limitato come estensione ma è impegnativo perché si tratta di prolungare le due gallerie in corrispondenza dell’ansa del fiume Paglia. Infatti, la presenza di due curve ad ‘S’ che vanno ad interessare il fiume, la ferrovia e la strada, ci fanno capire che la realizzazione del prolungamento delle gallerie è impegnativa tenendo conto che essendo a picco sul Paglia, allorché si dovessero presentare delle alluvioni, l’opera sarà rilevante dal punto di vista fondale e dovrà pertanto rispondere a requisiti particolari dovendo sostenere un traffico importante. Relativamente a quanto chiesto dal consigliere Barbabella, negli ultimi 30/40 anni la questione del collegamento con il perugino è stata affrontata ripetutamente. Va ricordato che il collegamento ai ‘Fori di Baschi’ era nato dalla volontà di tre soggetti privati per collegare alcuni poderi, quindi non aveva le caratteristiche di una strada secondaria poi diventata statale. Va detto anche che negli anni non c’è stata una convinzione e un interesse vero a potenziare l’arteria, tanto che spesso in Regione ci si invitata a guardare ai collegamenti con il viterbese o la pievaiola. Quindi, grandi opere e progetti forse mai presi veramente a cuore. Quanto ad eventuali alterative, ripeto che il lavoro sarà impegnativo ma relativamente breve quindi alternative non ci sono se non la strada di Allerona che è già in sofferenza per il traffico che sopporta. La situazione attuale resterà invariata e percorribile fino alla fine dei lavori. Il progetto esecutivo è già stato approvato e le ditte esecutrice saranno quelle che già lavorano per le Ferrovie”.
Dichiarazioni di voto, Barbabella: “la questione centrale sta nella difficoltà storica di impostare una politica di raccordo che va però affrontata dicendo cosa pensiamo noi, quindi sta a noi assumere le iniziative e la direttrice da intraprendere. Certamente dobbiamo andare verso Viterbo ma non in alternativa rispetto a Perugia. Ragioniamo su che tipo di iniziativa prendiamo preoccupandoci del nostro territorio e facciamolo ovviamente sulla base di dati tecnici che sostengono le nostre scelte”.
Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “sono favorevole all’atto e alla soluzione progettuale. Lo scambio intermodale di Baschi ha un limite perché va a cadere nel Parco Fluviale del Tevere ed è in zona esondabile, quindi farlo a valle di una diga e in area esondabile è una prospettiva difficile da credere”.
Olimpieri: “Concordo con Garbini. Le considerazioni di Barbabella sono legittime perché per in futuro dobbiamo capire che tipo di collegamenti potrà avere il territorio orvietano con il perugino. I tempi dell’inizio dei lavori dovrebbero essere brevi entro l’estate, ed è per questa ragione che approvo l’atto. Tutte le prospettive verso Perugia e l’Amerino giustificherebbero delle sessioni speciali di approfondimento da parte del nostro Consiglio, della Regione e dell’Anas”.
Mescolini: “siamo favorevoli perché si preannuncia l’avvio di un progetto necessario per migliorare la viabilità su quel tratto stradale. Accogliamo in modo altrettanto favorevole quanto ci ha detto l’Assessore ma precisiamo che relativamente alla esondabilità nella zona della stazione di Baschi vi sono dei fondi per verificare l’area di progetto, quindi spero che anche questa verifica avvenga in tempi celeri per dare una eventuale ottimizzazione ai flussi di merci su rotaia piuttosto che su gomma nell’ottica della svolta ecologica a tutela dell’ambiente”. 
 

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Ultimo aggiornamento
17/03/2022