Il saluto del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Franco Moriconi, trattenuto da sopraggiunti impegni accademici, è stato recato dal Prof. David Ranucci, delegato per l’Alta Formazione, che ha sottolineato l’impegno profuso negli anni dall’ateneo umbro per sviluppare percorsi formativi altamente qualificati, quale quello presentato stamattina ad Orvieto, direttamente sui territori che li esprimono. Il Rettore aveva rilasciato la seguente dichiarazione: “L’Università di Perugia è partner del CERSAL – Centro di Ricerca e formazione sulla Salute Unica e l’Alimentazione. Fin dall’inizio ho sostenuto questo progetto di un centro che fosse uno spin off nazionale e internazionale sul tema della salute unica e globale. Proprio per la forte intersettorialità che necessita ormai nell’affrontare problemi complessi, l’accordo non è stato fatto con una sola facoltà ma con l’Istituzione Universitaria, da me rappresentata, in toto. E’ ormai una costante la strategia del nostro Ateneo di aprirsi anche all’esterno e di dare e ricevere un valore aggiunto nella conoscenza e nello scambio di esperienze di ricerca e formazione. Questo Master che fa capo alla nostra Università apre un capitolo nuovo che sposa in pieno questa visione. L’Alimentazione rappresenta un campo molto vasto che vede coinvolte molte discipline, da quelle mediche e veterinarie, a quelle agrarie, a quelle sociologiche e psicologiche. La richiesta di maggiori produzioni e nello stesso tempo lo spreco alimentare impongono la messa a punto di modelli diversi che tengano conto di una sostenibilità delle produzioni, di una riduzione dell’uso di antibiotici e di antiparassitari, di una visione diversa dell’allevamento intensivo e della filiera produttiva. Per questi motivi sono orgoglioso anche di avere dato vita a questo percorso”.
Da parte sua il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani ha affermato: “E’ la prima volta, dopo un decennio, che un master di secondo livello universitario si svolge ad Orvieto, grazie alle attività del Centro di Formazione e Ricerca sulla Salute Unica e l’Alimentazione attivo presso il Centro Studi. L’argomento affrontato dal Master, la nutrizione in un’ottica di salute unica uomo – animale – ambiente, quindi in un’ottica di sostenibilità, è molto importante per la nostra Città e rappresenta una continuità nella programmazione che da molti anni stiamo portando avanti con il movimento di Cittaslow, ma anche in tutta una serie di attività di promozione e salvaguardia delle realtà locali. I fattori globali che interessano la nutrizione si ripercuotono anche a livello locale. La sostenibilità delle produzioni e la loro valorizzazione, supportate dalla ricerca scientifica sono l’unica via per il mantenimento sul mercato di produzioni a filiera molto corta, di scarso impatto ambientale e di valore economico elevato che permetterà alle nostre aziende anche di non essere fagocitate dalla grande distribuzione. Orvieto si sta caratterizzando sempre di più come sede ideale per l’alta formazione. Coerente con questo obiettivo strategico si profila quindi l’impegno concreto per destinare il complesso edilizio dell’ex caserma Piave a campus aperto ad un’utenza universitaria internazionale”.
Maria Josè Caldes Pinilla, direttrice del Centro di Salute globale della Regione Toscana – Azienda Universitario Ospedaliera Meyer di Firenze ha poi trattato la questione della “Nutrizione nella cooperazione internazionale”. “Il Centro di Salute Globale della Regione Toscana – ha precisato – è la struttura di coordinamento regionale delle iniziative di cooperazione sanitaria internazionale e di tutela della salute dei migranti. Il Centro afferisce all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze cui storicamente viene affidata l’attuazione della strategia regionale della Cooperazione Sanitaria Internazionale. Il Centro di Salute Globale opera per soddisfare i bisogni di salute promuovendo l’accesso universale a servizi sanitari di qualità al fine di favorire equità, solidarietà e inclusione sociale. E’ nella natura del Centro di Salute Globale operare in rete come elemento essenziale di confronto, crescita, promozione ed attivazione di progettualità e scambi. In quest’ottica, la nostra collaborazione e co-organizzazione del Master in One and Global Health Nutrition, vuole contribuire al trasferimento di knowhow e al rafforzamento delle capacità su dei temi così fondamentali come quelli della Nutrizione adeguata e della salute, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono da considerarsi diritti umani fondamentali, assai correlati l’uno all’altro e che influiscono sullo stato di salute e la qualità della vita delle popolazioni, sia ricche che povere, del nostro pianeta”.
La sessione di approfondimento è proseguita con Carmen Maresca che ha portato il saluto del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”, Silvano Severini, ricordando che “l’Istituto è fra gli enti fondatori del CERSAL e possiede nel proprio DNA, in quanto ente sanitario e detentore di un voluminoso bagaglio culturale, l’approccio trasversale, interdisciplinare e soprattutto collaborativo per ‘creare’ Salute Pubblica o, usando la definizione di Sanità Pubblica Veterinaria, ha la volontà di ‘contribuire al completo benessere fisico, mentale e sociale delle persone attraverso la conoscenza e l’applicazione della scienza veterinaria’. Parliamo quindi dei concetti di medicina e salute unica. A questo si riallacciano i rapporti dell’Istituto con istituzioni pubbliche e private che lavorano in Sanità Pubblica e la rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali; a ciò si collega l’evoluzione culturale e delle capacità tecniche dell’Istituto che, nel campo dell’alimentazione umana, ormai non valuta solo la mera salubrità degli alimenti, ma considera il problema nella sua interezza. Ecco perché l’Istituto è tra i promotori di questo Master universitario sulla salute nutrizionale unica e globale con ruolo comprimario nella sua realizzazione; perché i processi che sono dietro alla produzione degli alimenti, alla qualità igienica ma anche nutrizionale, sono complessi e possono essere governati solo approcciandoli con un’ottica multidisciplinare e con una visione globale dei fenomeni di malnutrizione, di sovrappeso e obesità e di sostenibilità ambientale”.
Angela Spinelli, direttrice del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità ha aggiunto: “Il nostro Centro ha come missione principale quella di mettere a punto attività che siano finalizzate alla promozione della salute e di sani stili di vita, attraverso anche la conoscenza dei fenomeni tramite sistemi nazionali di sorveglianza, non esclusa la valutazione. Nell’ambito dell’alimentazione, il nostro Centro partecipa al progetto dell’OMS sulle ‘iniziative di sorveglianza per il monitoraggio e la prevenzione dell’obesità infantile’ (COSI – European Childhood Obesity Surveillance Initiative) e sarà presto centro di collaborazione con l’OMS. La partecipazione alle attività di questo Master sono la continuazione di rapporti costanti fra l’Istituto Superiore di Sanità ed il CERSAL di Orvieto. La visione di salute globale ed unica rispetto alla nutrizione va ormai verso quell’ottica di intersettorialità e di consapevolezza che la malnutrizione e i disturbi alimentari legati all’eccesso alimentare diffuso sono due facce della stessa medaglia e che non possono prescindere da fenomeni di globalizzazione e di visione dei determinanti di salute che, oltre ad essere individuali, sono prevalentemente sociali, economici e ambientali. I fenomeni globali hanno sempre un impatto forte sulle politiche di produzione, di legislazione per la protezione nutrizionale, quindi sulle comunità e sugli individui. Lo studio e l’interpretazione del fenomeno, la comunicazione e la messa in atto di azioni di promozione della salute validate dalle evidenze scientifiche, nonché il raccordo fra le istituzioni nazionali e internazionali, sono un punto fermo su cui il contributo del CNAPPS alla formazione degli operatori di sanità pubblica e di cooperazione internazionale sarà importante”.
“La Fondazione per il Centro Studi ‘Città di Orvieto’ – ha evidenziato il presidente Matteo Tonelli – ha partecipato alla convenzione costitutiva del CERSAL, ne ospita le attività e ne è, se possiamo definirlo così, il braccio operativo essendo il soggetto giuridico di riferimento del Centro di Formazione e Ricerca sulla Salute Unica e l’Alimentazione.
L’opportunità che ci è data di riportare ad Orvieto dopo dieci anni un Master Universitario di secondo livello, che si va ad aggiungere alle altre attività di grande spessore svolte dal CERSAL, è perciò motivo di grande soddisfazione per noi amministratori del Centro Studi, il cui merito va però senz’altro riconosciuto al Consiglio Direttivo del CERSAL ed, in particolare, al Rettore Prof. Franco Moriconi che lo presiede, ed al grande lavoro del Consiglio Scientifico del Centro coordinato dal Dott. Marco Cristofori.
Quello che tengo a sottolineare è il massimo livello delle collaborazioni scientifiche che sostengono le attività del CERSAL in aggiunta ai partecipanti alla convenzione: Centro di Salute Globale della Regione Toscana, Istituto Superiore di Sanità, Organizzazione Mondiale della Sanità, Università La Sapienza di Roma, Comitato di Collaborazione Medica di Torino, che s’incontrano ad Orvieto per promuovere attività scientifiche, di ricerca e formazione di assoluto livello, e questo è senza dubbio un contributo significativo al prestigio della Città e del nostro Centro Studi”.
Ad approfondire la questione della “Nutrizione e Salute Unica e Globale” è stato Marco Cristofori, Coordinatore del Comitato Scientifico del CERSAL e responsabile del Servizio di Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Azienda USL Umbria 2.
“È assolutamente necessario – ha precisato – che di fronte a fenomeni veloci, globali e, a volte, destabilizzanti, i decisori e i sistemi sociali e sanitari siano in grado di rispondere e di fare prevenzione e promozione della salute dei cittadini. La mission del CERSAL è quella di sperimentare e fare formazione di alto livello affinché la promozione della salute, la prevenzione primaria e secondaria, la presa in carico e la clinica, non possono più esser viste come attività prettamente scollegate fra loro e soprattutto dal contesto in continua evoluzione che ci circonda. Quindi anche gli operatori che si occupano di problemi sociali, di disuguaglianze, di migranti, di malattie infettive emergenti nell’uomo e negli animali, di produzioni alimentari, di sicurezza degli alimenti, di sostenibilità delle attività produttive ecc., devono cominciare ad essere consapevoli che nessun fenomeno è fine a se stesso, ma è incardinato in un sistema di interazioni molto complesse che, se non conosciute ed argomentate, non permettono di affrontare il lavoro quotidiano con un’ottica di apertura e intersettorialità. La funzione di questo Master rientra in questa visione, quella di un fenomeno come la nutrizione, pieno di paradossi e contraddizioni che vanno da carenze estreme fino allo spreco eccessivo che, se non inquadrato in una globalità di conoscenze e prospettive, non può essere compreso. Soprattutto i giovani, che hanno ormai come prospettiva il mondo intero, devono cominciare a comprendere che i fenomeni globali modificano ed influenzano tutto ciò che è locale. Non esiste produzione piccola o anche a chilometro zero che non sia influenzata dal clima, dall’inquinamento atmosferico, da produzioni legati a iniquità internazionali. Speriamo che le istituzioni ed il mondo produttivo facciano sì che questo Master, unico in Italia, possa essere frequentato dai propri operatori, favorendone la partecipazione anche con un supporto economico. Questi sono i veri investimenti nel futuro”.
David Ranucci, delegato del Rettore, ha illustrato “L’importanza della veterinaria nella sicurezza alimentare e nutrizionale”. Giancarlo Pocetta, docente presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Ateneo umbro e direttore del Master ha spiegato, infine, i contenuti, gli obiettivi formativi e le modalità didattiche ed organizzative del corso accademico di alta formazione. Ovvero, “il Master si rivolge ai laureati, anche già inseriti professionalmente, che vogliano migliorare il proprio potenziale di carriera od arricchire le proprie competenze nell’ambito dei concetti basilari della ‘One and Global Health’. Trattandosi di un ambito multidisciplinare può essere adatto per laureati provenienti da diverse facoltà.
La nutrizione rappresenta un importante determinante di salute. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il ‘Decennio di azione sulla nutrizione 2016-2025’ con l’obiettivo di dare vita ad azioni per ridurre la fame e la malnutrizione a livello mondiale, Tutto ciò non può prescindere da una visione globale della nutrizione umana e animale, secondo una visione di One and Global Health. Diventa per questo cruciale, per le persone operanti nell’ambito della nutrizione nei vari settori di produzione, sviluppo, ricerca, prevenzione, promozione della salute, l’approfondimento dei concetti, compresi l’impatto ambientale ed i cambiamenti climatici, e delle tecniche che non possono prescindere da una visione globale del concetto di salute. Le competenze ed i contenuti sviluppati dal Master possono avere come sbocchi professionali diversi tipi di datori di lavoro e professioni: governi locali, regionali e nazionali, agenzie governative, ONG, agenzie delle Nazioni Unite ed internazionali, istituzioni accademiche, distribuzione alimentare, produzione ed altro. Gli sbocchi professionali spaziano in tutti i settori che in qualche modo hanno a che fare con una visione multidisciplinare complessa e sostenibile della nutrizione, che include la conoscenza di aspetti quali: la gestione delle emergenze alimentari, la ricerca sulle interazioni tra le politiche nazionali e internazionali, la conoscenza dei fenomeni migratori, il cambiamento climatico, gli interventi di prevenzione primaria e secondaria, l’analisi e l’interpretazione epidemiologica dello stato di salute di comunità nazionali e internazionali, la valutazione del rischio alimentare. Il Master offre un percorso di alta formazione, integrato e interdisciplinare, che copre ambiti epidemiologici, di sanità pubblica umana e veterinaria, ambientali, economici, sociali e clinici, intorno al tema centrale della nutrizione in un’ottica di One e Global Health, compresi gli aspetti della sicurezza alimentare. L’orientamento del Master è quello di privilegiare una visione sistemica fondata sul riconoscimento delle risorse e sul ricorso a strumenti complessi, per affrontare progetti e programmi che tengano conto dello stretto rapporto fra uomo, animali ed ambiente in un’ottica di sostenibilità ed equità”.
Il corso ha durata annuale ed è organizzato in sette moduli didattici residenziali di quattro – cinque giornate (30 – 35 ore) ciascuno, ogni mese (esclusi luglio ed agosto), con inizio previsto in aprile e termine a dicembre. L’impegno complessivo per il conseguimento del titolo di Master è di 1.500 ore di formazione così ripartite: 293 ore di didattica frontale; 982 ore di studio individuale, 75 ore per l’elaborato finale, 150 ore per la partecipazione al periodo di tirocinio. Al raggiungimento degli obiettivi corrisponderà il conseguimento di 60 CFU – Crediti Formativi Universitari
Per informazioni: paola.beatini@unipg.it ; info@cersal.net , tel. 0763.393496; bando del Master: www.unipg.it/didattica/master-e-corsi-di-perfezionamento/offerta-formativa; www.unipg.it/didattica/accesso-corsi-numero-programmato/master?layout-concorso&idConcorso-15555