Peste suina africana: Regione Umbria stanzia 1,5 milioni di euro

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Peste suina africana: Regione Umbria stanzia 1,5 milioni di euro

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 469/22 G.M. del 10.06.22
Peste suina africana: Regione Umbria stanzia 1,5 milioni di euro per interventi in allevamenti suinicoli e rafforzare il contenimento cinghiali e altri ungulati selvatici
(ON/AF) – ORVIETO – La Giunta regionale, ha approvato l’emanazione di un bando che destina 1,5 milioni di euro a sostegno della realizzazione di interventi per la salvaguardia degli allevamenti da patologie di natura sanitaria, data la straordinaria necessità e urgenza di adottare efficaci sistemi di prevenzione, al fine di salvaguardare il sistema produttivo regionale dalla diffusione delle peste suina africana. 
Lo comunica una nota dell’Assessorato regionale all’Agricoltura precisando che l’intervento è finalizzato a rafforzare le misure per prevenire negli allevamenti suinicoli allo stato brado e semibrado i rischi di contagio da questa tipologia di malattia virale di cui sono stati segnalati casi sul territorio nazionale e recentemente in territori di province limitrofe all’Umbria. 
Il bando rientra fra le misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2022, e ne beneficeranno le imprese agricole che gestiscono allevamenti suinicoli allo stato brado o semibrado iscritti alla Banca Dati Nazionale dell’anagrafe zootecnica.
I contributi vengono concessi in conto capitale agli imprenditori agricoli che intendono realizzare, nei propri allevamenti suinicoli, specifiche misure di biosicurezza con idonei sistemi di recinzione, come quelle doppie con adeguata capacità di resistere alle pressioni esercitate dagli animali, che prevengano il rapporto dei suini in allevamento con altri ungulati selvatici suidi, specie il cinghiale, portatori di patologie trasmissibili per contatto.
Coerentemente con le prescrizioni del Ministero della Salute relative alle attività da mettere in campo per la gestione della specie cinghiale, l’Assessorato all’Agricoltura informa che la Giunta regionale ha deliberato un atto con cui sono stati definiti gli indirizzi sulla base dei quali gli uffici dell’ente hanno predisposto le indicazioni per gli Ambiti Territoriali di Caccia. Tali indirizzi  prevedono l’aumento delle quote di abbattimento da programmare, finalizzate a un diradamento delle popolazioni, con particolare riguardo alle aree a maggior rischio.

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Ultimo aggiornamento
10/06/2022