COMUNICATO STAMPA n. 755/21 G.M. del 27.09.21
Versi colorati: Dante, Pantaleone, Virgilio – Storia, Storie, Leggende a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Mostra dell’artista Donato Catamo nei sotterranei del Duomo
• Inaugurazione Sabato 2 ottobre 2021 ore 16:30
(ON/AF) – ORVIETO – Verrà inaugurata Sabato 2 ottobre alle ore 16:30 nei sotterranei del Duomo di Orvieto, la mostra dell’artista Donato Catamo in occasione del settecentesimo anniversario dalla morte di Dante, con riferimento all’opera musiva di Pantaleone (nella cattedrale dell’Annunziata ad Otranto) ed a Virgilio; a cui l’autore ha dedicato cinque anni della sua vita in attività di ricerca, studio e traduzione in forme e colori dei contenuti dei versi della Divina Commedia e dei segni variopinti del pictor imaginarius Frà Pantaleo da Otranto, detto “Pantaleone”.
Catamo, celebre pittore fra i massimi esperti delle arti figurative contemporanee, ha messo a confronto le due opere magne in cui egli riscontra più che analogie e/o similitudini, vere e proprie corrispondenze, tanto che alcuni versi del Maestro della lingua italiana sembrano scritti sulle immagini del pavimento della Cattedrale dell’Annunziata di Otranto, realizzate dall’artista basiliano e dagli allievi della sua scuola, operante nel Cenobio di Casole.
Dante è stato ad Otranto? Forse. È un’ipotesi caldeggiata da autorevoli studiosi di caratura internazionale e ripresa da Catamo, che la fa propria e la rilancia con convinzione.
Guido Cavalcanti, amico ed estimatore di Gregorio, igumeno dell’abbazia italo-greca di Casole, alla fine del duecento ha soggiornato ad Otranto e non è da escludere che al rientro nella terra d’origine abbia dato notizia al Poeta fiorentino relativamente al pavimento ed ai contenuti dell’opera musiva della cattedrale idruntina. Chissà se il tempo e la pazienza lo confermeranno?
Ecco allora Dante: un rapporto di diretta intercomunicazione fra il mondo iperuranio delle idee e quello onirico della Divina Commedia, ma mediato anche dalle suggestioni del mosaico della cattedrale idruntina.
Fino al 10 Novembre 2021, Donato Catamo, attualmente membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico Artistico Orvietano, mette in mostra 85 “opere”, dominate dall’essenzialità dell’idea di base grazie anche alla tecnica che predilige: il pastello ad olio, colori puri di partenza, ma che permettono grande libertà di lavorazione, per sovrapposizione, successive sfumature, possibilità di tirare il colore con le dita per fonderli, per produrre effetti di profondità e densità dall’effetto misterioso, ricco di fantasia cromatica, di fascino e di stupore che ci avvicinano alla natura di sognatore dell’artista.
L’evento culturale gode del patrocinio del Comune di Orvieto e di altre istituzioni cittadine.
La mostra e l’evento di inaugurazione saranno presentati Venerdì 1° Ottobre alle ore 15:30 in una diretta online sul canale Facebook dell’UNITRE di Orvieto e sulla piattaforma Join Zoom Meeting (https://us02web.zoom.us/j/88583487427). Parteciperà il Maestro Donato Catamo.
I saluti istituzionali saranno quelli di: Roberta Tardani – Sindaco di Orvieto, Michele Tenore – Vicesindaco di Otranto, Gabriele Petracca – Sindaco di San Cassiano di Lecce, Andrea Taddei – Presidente Opera del Duomo di Orvieto, Carlo Carpinelli, Maestro Riccardo Cambri – Presidente Unitre Orvieto.
Seguiranno gli interventi di esperti quali: Corrado Fratini – Docente di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Perugia, Stefania Petrillo – Docente di Storia dell’Arte Contemporanea Unipg, Giuseppe Maria della Fina – Direttore del Museo Claudio Faina di Orvieto, Francesca Vincenti – Docente di Storia dell’Arte al Liceo “E. Majorana” di Orvieto e Alessandra Cipolla – Docente di Inglese. Coordina il Presidente dell’ISAO, Raffaele Davanzo.
La mostra nei sotterranei del Duomo verrà inaugurata Sabato 2 Settembre alle ore 16:30 con il saluto delle autorità e gli interventi di Corrado Fratini, Stefania Petrillo, Alberto Satolli, quindi la lettura di versi dalla Divina Commedia a cura di Gianluca Foresi e Riccardo Pieretti. Coordinano Anna Maria Chiasso e Francesca Vincenti.
L’accesso alla mostra rispetta le vigenti norme anti Covid ed è necessario munirsi di mascherina e di Green Pass.
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