Interrogazione sugli aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti dei treni

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Interrogazione sugli aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti dei treni

COMUNICATO STAMPA n. 1023/21 C.C. del 13.12.21 
Interrogazione sugli aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti dei treni
 
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione degli aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti dei treni, oggetto dell’interrogazione del gruppo “Partito Democratico” illustrata dal Cons. Federico Giovannini che ha chiesto al Sindaco e all’Assessore competente “se è loro intenzione sollecitare gli organi regionali, anche attraverso un coinvolgimento dei Sindaci del territorio, per sospendere l’aumento delle tariffe ferroviarie previste per il 2022”.
L’interrogante ha fatto presente che “da notizie dei giorni scorsi, il Coordinamento dei Comitati dei pendolari umbri ha manifestato forti preoccupazioni per l’aumento dei biglietti dei treni pari al 6,6% a partire dal primo gennaio 2022 e che per l’anno in corso è stato del 6,8%, così come previsto dal contratto di servizio sottoscritto tra la Regione Umbria e Trenitalia S.p.A. trasporto regionale. Da tale accordo emerge inoltre che nel corso del 2023 l’aumento sarà del 6,2%, per poi passare al 4% fino al 2032. Già lo scorso mese di maggio il Coordinamento aveva inviato una lettera alla Presidente della Regione, Tesei ed all’Assessore ai Trasporti, Melasecche per congelare l’aumento previsto, lettera alla quale non ha fatto seguito nessuna risposta.
L’art.13 (politiche tariffarie) comma 4 punto b del contratto di servizio sottoscritto, prevede l’applicazione delle tariffe suddette, salvo deliberazione contraria da parte della Regione.
Il perdurare della pandemia ha determinato, tra le altre, importanti conseguenze dal punto di vista economico ed un aumento del costo del trasporto ferroviario andrebbe ulteriormente a gravare sulle tante persone che quotidianamente utilizzano tale modalità di trasporto per motivi di lavoro o studio. La Giunta Regionale della Liguria, su proposta dell’assessore con delega ai Trasporti, ha congelato, proprio a causa della pandemia, l’aumento delle tariffe ferroviarie come da contratto tra Trenitalia SPA e trasporto regionale”.
In sostituzione dell’Assessore ai Trasporti, Gianluca Luciani (assente giustificato), il Sindaco, Roberta Tardani ha risposto leggendo la seguente nota inviata dall’Assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche: E’ sospeso per il momento l’eccessivo aumento del costo dei biglietti dei treni previsto per gennaio 2022. Il contratto che lega Regione e Trenitalia regola molti aspetti del servizio, fra cui la fissazione del costo dei biglietti e degli abbonamenti. Lo stesso, firmato nel 2018 da chi governava l’Umbria in quella legislatura, ne prevede l’incremento annuale con percentuali che appaiono obiettivamente sperequate e, in alcuni anni, particolarmente pesanti. Nell’ottobre scorso, venendo incontro a varie sollecitazioni dei pendolari ed in considerazione di quanto accaduto con il Covid e con la crisi conseguente che ha bloccato l’economia mettendo in difficoltà moltissime famiglie, l’Assessorato ha aperto un’interlocuzione con Trenitalia per cercare di attenuare il carico di incrementi obiettivamente onerosi. 
Il contratto in essere prevede un aumento medio per il primo triennio 2018-2020 entro il quale si concludeva la legislatura, del 3,07%, con una impennata del 6,5% per il triennio 2021-23 a carico di chi sarebbe subentrato, per poi scendere al 4% dal 2024 al 2032. Gli incrementi sono tutti superiori al tasso di inflazione ma quelli del triennio in corso lo sono in modo che appare alla luce delle considerazioni citate, eccessivo. Il confronto aperto da ottobre con Trenitalia proprio su questo tema ha per il momento portato alla sospensione dell’aumento del 6,6% del prossimo 1° gennaio 2022 che solo al momento in cui avremo il PEF, Piano economico finanziario ricalcolato, potremo valutare come spalmare da qui alla fine del contratto. E’ però singolare che l’anomalia di questi aumenti li rilevi, peraltro tardivamente rispetto alla nostra iniziativa, proprio il PD che li ha determinati, e che oggi da Orvieto ne reclama la riduzione alla giunta Tesei. 
Infatti non solo ci siamo dovuti far carico degli ingenti debiti pregressi del sistema dei trasporti e del risanamento pesante di Umbria Mobilità, la bad company ereditata dalle vicende che hanno costretto alla totale privatizzazione del sistema dei trasporti regionale, società che, quale Agenzia, stiamo avviando con fatica verso un lungo quanto sofferto recupero di credibilità finanziaria e funzionale, non solo stiamo conseguendo un deciso miglioramento qualitativo del servizio per ridurre l’atavico isolamento dell’Umbria, ma siamo intenzionati a spalmare in modo più equo l’incremento del costo per i cittadini, già vessati in questo periodo da aumenti pesanti del costo delle bollette. Non solo, convinti che il diritto alla mobilità debba essere salvaguardato con razionalità, efficienza ed a costi contenuti intendiamo introdurre con la gara molto complessa in via di predisposizione criteri di maggiore trasparenza e regolarità e siamo in prima linea nella Conferenza Stato Regioni perché il Governo formalizzi l’impegno e le procedure per consentire il rimborso degli abbonamenti inutilizzati nell’anno scolastico 2020-21 a causa della pandemia.
Quindi, quanto al costo di biglietti ed abbonamenti, si è in attesa delle proposte alternative che ci farà Trenitalia. Va ricordato che il contratto, dalla durata di 15 anni, 2018-2032 prevede la gestione dell’intero sistema ferroviario, anche interregionale, a fronte di un servizio estremamente complesso con l’impegno, fra l’altro, di fornire 12 treni modernissimi che raggiungono una velocità di fiancata di 200 km l’ora, dal costo di 16 milioni l’uno per un valore complessivo di 192 milioni. Va quindi salvaguardato questo delicato equilibrio ‘do ut des’ ma a condizioni che non gravino tutte sul secondo triennio, quello in corso, a fronte del primo strumentalmente disinvolto. Appena avremo le risposte, che stiamo sollecitando, potremo essere più precisi in ordine al piano di rimodulazione degli aumenti”. 
Il Cons. Federico Giovannini si è dichiarato: “parzialmente soddisfatto. Ho ascoltato quello che l’Assessore regionale ci comunica per tramite del Sindaco, ma aggiungo che a differenza di quanto asserito dall’Assessore, al momento il Comitato Pendolari non è stato ascoltato. Basta anche riportare la palla a quando governava la sinistra. Oggi governa un’altra maggioranza e in due anni e mezzo di governo si poteva fare di più”. 
 

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Ultimo aggiornamento
13/12/2021