Interrogazione per approvazione nuovo regolamento arredo urbano e procedure autorizzative ed attuative dei dehors

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Interrogazione per approvazione nuovo regolamento arredo urbano e procedure autorizzative ed attuative dei dehors

COMUNICATO STAMPA n. 332/21 C.C. del 20.04.21
Interrogazione su approvazione nuovo regolamento arredo urbano disciplinante le procedure autorizzative ed attuative dei dehors 
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha esaminato l’interrogazione dei Cons.ri Andrea Sacripanti, Silvia Pelliccia e Federico Fontanieri (Gruppo “Lega-Salvini per Orvieto”) che hanno chiesto al Sindaco “se è ancora intenzione dell’Amministrazione concedere la possibilità agli esercenti di pubblici esercizi di somministrazione, titolari di concessione permanente o stagionale ad occupare spazi ed aree esterne, di realizzare i dehors in linea con quanto disposto dall’art. 49 del nuovo ‘Regolamento per l’Arredo e il Decoro dell’Ambiente Urbano’ e, in caso di risposta affermativa, di velocizzare i tempi e le procedure di approvazione del Regolamento stesso”.
“Dal mese di ottobre 2020 gli interroganti, unitamente ad altri Consiglieri di maggioranza – ha spiegato il Capogruppo Andrea Sacripantiproposero al Sindaco di prevedere nel regolamento disciplinante l’Arredo Urbano della Città la realizzazione dei dehors, le coperture amovibili o semi amovibili attraverso le quali i titolari di pubblici esercizi di somministrazione – bar, ristoranti, ecc. – possessori di concessione permanente o stagionale ad occupare spazi ed aree esterne, hanno la possibilità di utilizzare ulteriori superfici rispetto ai locali interni anche nella stagione invernale. Tale esigenza emerse per dare ulteriori possibilità ad un settore, quello dei bar e della ristorazione, fortemente penalizzato dalle misure restrittive attuate per fare fronte all’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia. In buona sostanza, la riduzione dei posti a sedere all’interno dei locali posta in essere per rispettare il distanziamento sociale imposto per legge, richiedeva la necessità di prevedere delle misure che estendessero la possibilità di implementare la capienza delle strutture e consentissero di mitigare i danni economici subìti dai titolari delle attività”
“I primi di dicembre 2020, grazie al contributo decisivo del Consigliere Silvia Pelliccia e dell’allora Assessore Ranchino – ha aggiunto – venne redatto il nuovo ‘Regolamento per l’Arredo e il Decoro dell’Ambiente Urbano’ in cui, all’art. 49, interamente modificato rispetto al precedente regolamento, venne introdotta ex novo la disciplina dei dehors con le relative caratteristiche che tali strutture avrebbero dovuto possedere per essere realizzate. Da quel momento, nonostante le innumerevoli sollecitazioni rivolte per le vie brevi al Sindaco e al Dirigente del settore, non si è ancora proceduto all’adozione del nuovo regolamento e ciò ha determinato anche l’impossibilità per gli esercenti interessati di realizzare le coperture degli spazi esterni in uso”.
“In questi mesi – ha proseguito – le citate attività hanno lavorato o a regime ridotto, come i bar, oppure sono stati costretti ad una chiusura totale, come i ristoranti, essendo l’Umbria, per disposizioni governative, considerata da mesi ‘zona arancione’ e, a tratti ‘rossa’, e pertanto non si è resa necessaria ed utile l’implementazione dei locali in questione. E’ plausibile, però, che le prossime auspicate aperture richiederanno comunque il rispetto del distanziamento sociale per un tempo ancora indefinito e comunque è verosimile che le restrizioni saranno estese anche al prossimo inverno. In ogni caso, a prescindere dal perdurare delle esigenze di natura sanitaria e contenitive del diffondersi della pandemia, gli interroganti ritengono giusto e necessario concedere la facoltà, a chi utilizza aree esterne, di poter utilizzarle anche oltre la stagione estiva, se non altro per poter rientrare gradualmente in futuro delle gravi perdite economiche subìte in questi lunghi mesi di lockdown”.
“Il regolamento – ha concluso – è stato rallentato nel suo iter istruttorio in varie circostante e questo ritardo un po’ ci pregiudica. L’interrogazione ha colpito nel segno perché il Sindaco il giorno dopo ha risposto che il regolamento era pronto e sarebbe stato approvato dalla Giunta, anche se ricordo che il regolamento va approvato dal Consiglio. Alla luce dei provvedimenti del Governo ci auguriamo quindi che ci siano possibilità di utilizzo degli spazi anche al chiuso. Chiedo quali procedure si seguiranno e che tempi ci saranno per l’approvazione del Regolamento in Consiglio per non far perdere tempo ai richiedenti”. 
Il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi ha risposto “è la prima cosa che mi è stata sottoposta appena mi sono insediato. Ho subito preso contatti con la Soprintendenza per una definizione organica del tutto, anche se c’è una certa riservatezza per questi temi a meno che non si affrontino le questioni delle aree vocate che, nel caso di Orvieto, sono Piazza Duomo e Piazza San Giovenale. Comunque si deve poter arrivare a delle soluzioni organiche. In Giunta sono state approvate le modalità attuative e di inserimento degli arredi non il regolamento che è materia del Consiglio. Proprio ieri ho svolto in incontro con i dirigenti della Polizia Locale e del Suape per dare l’assenso a affinché l’iter per l’inserimento di arredo delle varie zone sia il più rapido possibile, tuttavia a monte dovremo fare una verifica con tutte le attività che possono usufruire di questa possibilità, per dare concreta attuazione alle loro domande presentando progetti da attuare ovviamente in base alle norme (come ad esempio le garanzie di passaggio di mezzi in caso di interventi). Ci adoperiamo quindi per recuperare il tempo perduto”. 
Il Cons. Andrea Sacripanti si è dichiarato: “soddisfatto anche se le riserve ed obiezioni emersero già mesi fa da parte della Soprintendenza. E’ ovvio che la realizzazione di questa strutture venga realizzata laddove non creino problemi soprattutto nel centro storico. I dehors saranno però utilizzati anche nei quartieri periferici che d’altra parte non possono essere penalizzati dalle diverse e oggettive esigenze del centro storico”.
 
 

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Ultimo aggiornamento
20/04/2021