Interpellanza sulla realizzazione della “Casa della Salute”

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Interpellanza sulla realizzazione della “Casa della Salute”

COMUNICATO STAMPA n. 823/20 C.C. del 13.11.20
Interpellanza inerente la costruzione della “Casa della Salute”   
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione relativa alla realizzazione della “Casa della Salute”, tema oggetto dell’interpellanza del Gruppo Consiliare “Partito Democratico” che ha chiesto all’Amministrazione “se ritiene ancora valido e perseguibile l’accordo del 2007 e quali sono le scelte che intenderà adottare per la costruzione della Casa della Salute”. 
Illustrando l’interpellanza, il Cons. Federico Giovannini (“Partito Democratico”) ha ricordato: “la struttura di via Postierla dove è ubicato il distretto Asl, presenta molte criticità sia in termini strutturali sia di accesso e fruibilità. Tra le più evidenti vi sono le difficoltà per poter trovare parcheggio nelle vicinanze; la presenza di barriere architettoniche che di fatto costituiscono un serio impedimento per persone con problemi di deambulazioni e/o disabilità, nonché per dispositivi quali carrozzine e carrozzelle. L’emergenza sanitaria ha acuito tali criticità in quanto l’accesso ai distretti è consentito solo dopo l’effettuazione del triage. Ciò significa, per gli utenti del distretto di via Postierla, di attendere sulle scale o nel piazzale di fronte all’ingresso senza alcun riparo”.
“Il Decreto Legge ‘Rilancio’ del Governo – ha aggiunto – ha previsto il potenziamento e la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale oltre a quella ospedaliera per limitare l’affluenza dei pazienti presso gli ambulatori specialistici, come previsto dalle disposizioni anti-Covid. Vorrei allora ricordare l’accordo di programma siglato il 27 luglio 2007 tra Regione Umbria, Comune di Orvieto e la allora Asl n. 4 ‘per la strategia di valorizzazione del complesso ospedaliero sito in Orvieto e degli altri beni presenti nel Comune di Orvieto’, con il quale la Asl si impegnava a realizzare la struttura unificata dei servizi sanitari definita appunto ‘Palazzo della Salute’. In base a quell’accordo il Comune si rendeva disponibile a vendere alla Asl la porzione della ex Caserma Piave, corrispondente alla ex mensa, successivamente acquistata dalla stessa Asl”.

Il Sindaco e Assessore alla Sanità, Roberta Tardani ha risposto: “il fatto che siamo riusciti a fermare una nuova asta per la vendita dell’ex ospedale ha anche lo scopo di rivalutare nel complesso la questione della medicina territoriale. Non nascondo che io ho sempre nutrito delle perplessità su dove si sarebbe dovuta realizzare la Casa della Salute all’interno della Piave, aprendo di fatto un conflittualità per l’eventuale valorizzazione del complesso dell’ex caserma, quindi il tavolo con Regione e Asl apre un ragionamento nuovo anche per i servizi territoriali e la Casa della Salute. L’ex Pediatria, che ho sottoposto alla Regione anche in questa fase di Covid laddove si cercano sedi idonee per eventuali esigenze, è sul tappeto ma è chiaro che c’è bisogno comunque di investimenti ingenti e in tempi rapidi. I ragionamenti sono aperti. La Casa della Salute sicuramente è qualcosa che riteniamo debba essere realizzata in tempi brevi, con una riorganizzazione dei servizi adeguata”. 

Il Cons. Federico Giovannini si è dichiarato “soddisfatto con l’auspicio si prendano decisioni rapide. Capisco che in questo periodo non si possa avere la sicurezza sui tempi. Secondo noi occorre intraprendere dei ragionamenti con tutte le forze politiche nessuna esclusa. Apprezzo quanto affermato dal Sindaco”.
 

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Ultimo aggiornamento
13/11/2020