COMUNICATO STAMPA n. 931/20 C.C. del 29.12.20
Interpellanza sulla sede di Cittaslow International al Palazzo dei Sette
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione delle sede di Cittaslow International presso il Palazzo dei Sette, oggetto della interpellanza presentata dal Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo del “Gruppo Misto”) che ha all’Amministrazione Comunale “se intende continuare a concedere la piena disponibilità dell’intera superficie del secondo piano del Palazzo dei Sette all’Associazione Cittaslow o, al contrario, ritenga opportuno individuare una nuova sede – certamente dignitosa – all’interno di un altro immobile di proprietà comunale”.
L’interpellante ha sostenuto che “qualche anno fa l’Amministrazione Germani, attraverso un comodato gratuito, concesse un intero piano del Palazzo dei Sette all’Associazione Cittaslow. Se da un lato risulta anomalo che un Ente pubblico conceda in forma gratuita – senza nessun bando o licitazione privata – una struttura pubblica di quella rilevanza ad una Associazione privata, dall’altro, la presenza di una realtà privata che occupa l’intero secondo piano del Palazzo dei Sette viene a limitare le rilevanti potenzialità del palazzo medesimo, visto che il piano in oggetto ha una superficie di decine e decine di metri quadrati ed ha al proprio interno anche la Sala delle Capriate”.
“Sappiamo benissimo – ha aggiunto – che il Comune di Orvieto è socio fondatore di questa Associazione, come è altrettanto noto che Cittaslow agisce per promuovere l’intero nostro territorio: questo però non può legittimare che venga occupato un intero piano di uno dei palazzi storici più importanti della città. L’Associazione ha diritto ad avere una sede dignitosa e l’Amministrazione ha l’obbligo di individuarne una: Palazzo Negroni? Palazzo Comunale? Tra l’altro da alcuni documenti di bilancio risulta che l’attività operativa dell’Associazione viene svolta dal Presidente ed al massimo un collaboratore. Come è più volte successo, prima che Cittaslow disponesse del secondo piano del Palazzo dei Sette, il Comune di Orvieto non ha mai negato spazi adeguati per qualsivoglia iniziativa organizzata dall’Associazione”.
Il Vice Sindaco, Angelo Ranchino / Assessore al Patrimonio, ha risposto: “Cittaslow non sta occupando l’intero secondo piano del palazzo dei Sette in quanto una parte della struttura è destinata ad accogliere la donazione Maoloni, mentre la restante parte è fruibile da parte di terzi. Per palazzo Negroni e palazzo Simoncelli ci sono state delle sostanziali sovrapposizioni che vanno studiate. Con Cittaslow abbiamo già concordato che la Sala delle Capriate possa essere utilizzata in maniera promiscua per altre attività istituzionali del Comune in quanto dotata di apparati tecnologici come un multi schermo digitale molto bello e utile come dimostrato anche in occasione della recente Assemblea Internazionale di Cittaslow svoltasi in videoconferenza da varie parti del mondo. Il Comune di fatto si è parzialmente riappropriato di parte di quelle superfici. Inoltre, nell’ambito del progetto generale di razionalizzazione di tutte le strutture di carattere immobiliare di proprietà comunale, l’Amministrazione si è dotata di un programma di gestione del patrimonio che non era stato mai utilizzato prevedendo l’inserimento dati. Si potrà quindi procedere anche alla rivisitazione di altri spazi del palazzo dei Sette, questione rispetto alla quale stiamo lavorando nell’ottica di un progetto unitario”.
Il Cons. Stefano Olimpieri si è dichiarato: “soddisfatto perché è stato aperto un confronto per sistematizzare un progetto più organico e liberare il secondo piano del palazzo dei Sette in capo alla disponibilità della Pubblica Amministrazione. Struttura che, a mio parere, potrebbe essere anche versatile per mostre o sede di una parte della musealizzazione del Corteo Storico. Attendiamo i nuovi progetti in tempi brevi”.
Ulteriori informazioni
Ultimo aggiornamento