COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 811/20 G.M. del 09.11.20
Coronavirus: “Decreto Ristori bis” con ulteriori misure per tutela salute e indennizzi a fondo perduto a lavoratori e imprese colpiti dalle nuove restrizioni
(ON/AF) – ORVIETO – Nella Gazzetta Ufficiale n. 279 di oggi 09 novembre 2020 è pubblicato il decreto-legge cosiddetto “Decreto Ristori bis” (e relativi codici ATECO delle attività beneficiarie – vedi Allegato) varato dal Governo che contiene ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, per fronteggiare le conseguenze dell’epidemia da Covid-19 (il decreto segue l’emanazione del DPCM 3 novembre in materia di contrasto alla diffusione del contagio con l’istituzione di tre “aree di rischio”).
Sono previste risorse per 2,5 miliardi di euro finalizzati ad indennizzare le attività economiche interessate, colpite direttamente o indirettamente, dalle nuove restrizioni disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso e a limitare le ripercussioni negative su attività economica in termini perdita di reddito e di fatturato.
Il nuovo decreto erogherà i benefici direttamente sui conti correnti degli operatori economici tramite l’Agenzia delle Entrate ad una platea dei nuovi beneficiari quali: partite Iva, artigiani e professionisti che operano nelle “zone rosse”, ristorazione senza somministrazione, musei, bus turistici e centri commerciali (chiusi nel fine settimana) e il terzo settore, qualora dovessero esserci altre chiusure riguardanti enti e organizzazioni non tutelate, non incluse tra le partite Iva, rispetto alle quali si attiverà un fondo perduto.
Il decreto prevede:
– Contributi a fondo perduto con l’ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo nel primo decreto-legge “Ristori” (n. 137 del 28 ottobre 2020). Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50%. Previsto anche un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per il precedente previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e per quelli introdotti con il decreto “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.
– Sospensione dei versamenti IVA – Sospese le ritenute alla fonte e i pagamenti Iva per il mese di novembre per i soggetti che esercitano attività economiche sospese dal nuovo Dpcm e per chi dovrà chiudere nelle “zone rosse”.
– Cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.
– Sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone gialle. Per quelle delle “zone arancioni” e “rosse” la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.
– Secondo acconto Ires e Irap – prorogato al 30 aprile 2021 per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
– Istituzione di un fondo per nuovi contributi compensativi delle attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.
– Contributi per le attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari attraverso la costituzione di un fondo per contributi a fondo perduto a ristoro delle perdite subite.
– Credito d’imposta sugli affitti commerciali a favore delle imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dell’ultimo DPCM, viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
– Bonus baby sitter da 1.000 euro nelle “regioni rosse” dove è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado e il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile.
– Fondo straordinario per il sostegno al Terzo Settore in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.
– Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura con la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori.
– Potenziamento del sistema sanitario con l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’INAIL.
– Giustizia. Il decreto prevede misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini utili ai fini del conteggio della prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo dell’emergenza epidemiologica.
– Trasporto pubblico locale. Il fondo per il TPL è incrementato di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali da utilizzare anche per servizi aggiuntivi destinati agli studenti.
– Pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici. Il decreto Ristori Bis rafforza gli obblighi di pubblicità e trasparenza riguardanti il monitoraggio e l’elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del Paese destinatarie delle varie misure di contenimento, già individuate, fra quelle previste dalla normativa primaria, con il DPCM del 3 novembre 2020.
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