Infermiera della Croce Rossa Italiana, orvietana di origine, sarà omaggiata dall’Associazione Nazionale Alpini. Il messaggio del sindaco Tardani: “Una storia che ci permette una riflessione sul ruolo che hanno avuto le donne nella costruzione della nostra società”
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Si chiamava Giuseppina Orlandi, originaria di Orvieto dove era nata il 7 febbraio del 1875. Infermiera della Croce Rossa Italiana, è l’unica donna sepolta nel Sacrario Militare di Verona che accoglie i resti di circa 4.000 soldati della Grande Guerra. A lei, deceduta in seguito a una malattia nell’ottobre del 1918, la sezione di Verona dell’Associazione Nazionale Alpini dedicherà l’iniziativa “Il sacrificio e la dedizione della figura femminile durante i conflitti”, sabato 8 marzo in occasione della Giornata internazionale della donna.
“Abbiamo pensato a una cerimonia unica nel suo genere, ma non per questo di poca importanza – dice il presidente dell’Ana di Verona, Maurizio Trevisan – perché ricordare le donne, il loro valore, il loro sacrificio, il rispetto, dovrebbe essere ancor di più di monito alle future generazioni e non dovrebbe esaurirsi in un’unica giornata di ricordo”.
Alla cerimonia che si terrà sabato mattina al Sacrario Militare all’interno del Cimitero monumentale di Verona parteciperà idealmente anche il Comune di Orvieto, coinvolto nell’iniziativa, con un messaggio inviato dal sindaco Roberta Tardani.
“Ringraziamo la sezione di Verona dell’Ana – afferma il primo cittadino – innanzitutto per averci fatto conoscere la storia della signora Orlandi di cui, attraverso le ricerche nell’archivio storico della nostra anagrafe, siamo andati anche a cercare parenti che potessero farne un ricordo. Una vicenda significativa perché ci permette di ricordare quanto fondamentale sia stato, e continui a essere, il ruolo femminile nei momenti più difficili della nostra storia. E’ il simbolo di una partecipazione delle donne ai conflitti che non si è limitata a ruoli di supporto, ma che ha visto molte di loro protagoniste attive, a rischio della propria vita, in nome di valori di libertà, giustizia e solidarietà. Nel ricordarla non possiamo ignorare il dolore e le difficoltà che tante donne continuano a vivere nei teatri di guerra di oggi. Così la celebrazione dell’8 marzo non diventa solo un’occasione per rivendicare diritti e parità, ma anche un momento di riflessione su come, nei secoli, le donne abbiano contribuito con sacrificio e determinazione alla costruzione della nostra società. Con orgoglio quindi ricordiamo Giuseppina Orlandi ma anche tutte le grandi donne orvietane del passato e quelle che oggi si distinguono a livello nazionale e internazionale in tanti campi della società, dalla cultura allo sport, dalle istituzioni all’imprenditoria”.
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Ultimo aggiornamento
07/03/2025