La stagione prosegue la programmazione artistica già avviata dal Comune con la seconda edizione di “Orvieto Sound Festival”
E al Mancinelli di Orvieto sarà di scena anche Patty Pravo con lo spettacolo Minaccia Bionda (data da definire) in cui si misura fra musica e parole attraverso successi, ricordi ed aneddoti, contributi video, alcuni dei quali inediti con la voce narrante di Pino Strabioli. Dalla mitica notte romana del Piper continua ad accompagnare il pubblico tra successi e sparizioni, provocazioni e intense interpretazioni. In scaletta i brani che hanno fatto la storia della musica italiana, ma anche quelli più ricercati e sperimentali. 120 milioni di dischi venduti, ha influenzato generazioni, sconvolto le regole, esplorato e sperimentato nella musica e nello stile: questa è Patty Pravo.
Ancora musica con Omaggio a Fabrizio De André del gruppo Hotel Supramonte che al Mancinelli si è già esibito alcuni anni fa con grandissimo successo e che Sabato il 21 gennaio (ore 21) tornerà ad emozionare il pubblico. Nel panorama musicale la band si distingue per l’intensa interpretazione incentrata sulle emozioni che Fabrizio de André ha racchiuso nelle sue canzoni che sono poesia. Il concerto è un’occasione per viaggiare insieme tra le parole e le note di “uno dei più grandi poeti del ‘900”, un’occasione per chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare, per ricercare nuovi significati e vivere il passato nel presente eseguito. Riconosciuti dalla Fondazione de André la loro missione è emozionare il pubblico interpretando senza scadere nell’imitazione. Il loro non è un semplice concerto, ma un’esperienza da vivere.
Pietro De Silva e Camilla Bianchini saranno al Mancinelli Sabato 5 marzo (ore 21) con Ricomincio da G. Omaggio a Giorgio Gaber un racconto in forma di monologhi alla scoperta dell’inventore di una nuova forma di rappresentazione, il “teatro canzone” di Giorgio Gaber. Un excursus sulla sua carriera attraverso il racconto della sua vita, le sue canzoni e i suoi monologhi più celebri soffermandosi sulla scelta di Gaber, a un certo punto della sua vita, di dedicarsi totalmente al Teatro come luogo di espressione diretta senza filtri tra l’artista e il suo pubblico. Uno spettacolo ironico e riflessivo tra parole e musica dalla fine degli anni Sessanta al Duemila attraverso gli occhi dell’artista. La parte musicale è affidata ai musicisti Stefano Cirillo (voce e chitarra), Mauro Canossa (voce e chitarra), Edoardo Fabbretti (batteria), Glauco Fantini (basso), Tommaso Dottarelli (tastiere), Fisandro Famiani (fisarmonica).