Data: 27/12/2017

Ordine del giorno sui 70 anni della Costituzione Italiana

Appovato all'unanimità dal Consiglio Comunale

COMUNICATO STAMPA n. 994/17 C.C. del 27.12 17 
Ordine del giorno “Orvieto Città per la Costituzione”
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno “Orvieto Città per la Costituzione” presentato dalla Cons.ra Lucia Vergaglia (M5S) attraverso il quale si da indirizzo al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e alla Giunta di far conoscere le regole democratiche, sensibilizzare alla loro reale e concreta applicazione per permettere il pieno e completo sviluppo della persona umana tra le nostre comunità e nel territorio, ovvero a recepire e realizzare le seguenti proposte: 
- inserire nelle proposte educative anche la partecipazione a percorsi sull’esempio delle esperienze di “Vivere la Costituzione” presenti in tante realtà italiane;
- avviare una corrispondenza tra amministrazione, in particolare il Sindaco, ed i bambini nelle scuole sul tema e sui risvolti concreti nella vita del popolo, delle comunità e del territorio;
- predisporre iniziative di sensibilizzazione in relazione alla “Giornata della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” proclamata il 17 marzo e dell’anniversario della Costituzione il 22 di dicembre;
- Distribuire e mettere a disposizione degli insegnanti copie della costituzione repubblicana italiana;
- premiare i migliori lavori scolastici in tale tematica;
- promuovere mostre tematiche e giornate di studio ed approfondimento anche attraverso il Centro Studi Città di Orvieto;
- infine dichiarare Orvieto quale “Città per la Costituzione”.
Il documento sarà inviato ai comuni di: Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Ficulle, Montecchio, Porano e San Venanzo, alla Provincia di Terni, alla Regione Umbria, alla Presidenza di entrambe le Camere parlamentari ed alla Presidenza della Repubblica.
La proposta è stata illustrata dalla Cons.ra Lucia Vergaglia che ha affermato: “proprio oggi sono 70 anni dalla promulgazione della nostra Costituzione quindi sono molto orgogliosa di aver portato all’attenzione del Consiglio questo ordine del giorno che vuole essere un atto di indirizzo rispettoso dello spirito istituzionale e dei diritti e doveri delle Amministrazione locali quali luogo di massima vicinanza tra Stato, Territorio, Popolo e Comunità.
In tal senso mi preme ricordare il Discorso di Pietro Calamandrei agli studenti del 1955: ‘La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. È un po’ una malattia dei giovani l’indifferentismo’.
Spesso sentiamo dire: ‘La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?’. 
Quando sento questo, mi viene sempre in mente quella vecchia storiella di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: ‘Ma siamo in pericolo?’ E questo dice: ‘Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda’. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: ‘Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda’. Quello dice: ‘Che me ne importa? Unn’è mica mio!'. Questo è l’indifferentismo alla politica.
È così bello, è così comodo! è vero? è così comodo! La libertà c’è, si vive in regime di libertà. C’è altre cose da fare che interessarsi alla politica! Eh, lo so anche io, ci sono… Il mondo è così bello vero? Ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica! E la politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica…
Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo. Ora io ho poco altro da dirvi.
In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane…
E quando io leggo nell’art. 2: ‘l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale’; o quando leggo nell’art. 11: ‘L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli’, la patria italiana in mezzo alle altre patrie… ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini!
O quando io leggo nell’art. 8: ‘Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge’, ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell’art. 5: ‘La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali’, ma questo è Cattaneo!
O quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: ‘l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica’, esercito di popoli, ma questo è Garibaldi!
E quando leggo nell’art. 27: ‘Non è ammessa la pena di morte’, ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani…
Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione”.
“Dichiarare Orvieto Città della Costituzione – ha concluso Vergaglia - significa quindi dare una prospettiva di futuro. Costituirebbe anche un prosieguo alla recente intitolazione del Ponte Sandro Pertini. Come sappiamo nelle scuole l’educazione civica non viene più insegnata e non si può rimandare all’età di chi frequenta le scuole superiori lo studio del diritto e della Costituzione italiana”. 
Dibattito: 
Maria Flavia Timperi (PD): “la Costituzione è sempre appassionamene quindi ringrazio Vergaglia per aver portato questo documento all’attenzione del Consiglio. Rispetto alle proposte indicate sono però doverose alcune precisazioni: la 7^ Commissione Istruzione ha già dato il via libera allo studio della Costituzione nelle scuole, quindi non so in che misura e in che modo il nostro Comune può intervenire. Peraltro nel quadro della programmazione 2018/2020 del comparto scuola verrà individuato personale adeguatamente formato esperto in diritto. Anche rispetto alla distribuzione gratuita della Costituzione nelle scuole, il Ministero l’ha già disposta a far data dall’8 gennaio. Andrebbe meglio circostanziata anche l’idea dei avviare un rapporto di corrispondenza diretta tra Sindaco e bambini. Trovo invece utile la realizzazione di iniziative, incontri, convegni. Anche la denominazione di ‘Orvieto Città della Costituzione’ è piuttosto ovvia rispetto al fatto che ogni Ente Locale del nostro territorio nazionale deve avere assonanza con la Costituzione Italiana. Fermo restando che siamo tutti concordi nell’intento di riappropriarci culturalmente della nostra Costituzione e dei suoi valori fondanti, auspico che la proponente possa modificare la proposta in termini di cosa fare concretamente ed in modo originale evitando duplicazioni, o quantomeno che il dispositivo dell’ordine del giorno possa essere adeguato durante il percorso attuativo”.  
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “parlare di Costituzione è un fatto fondamentale che ci riguarda come Enti Locali che ci esistono grazie alla Costituzione. Sarà fondamentale trovare delle strade e modalità per far conoscere in maniera diffusa, specialmente alle giovani generazioni, la nostra Carta Costituzionale, che è la legge principale del nostro Stato. Se ne deve parlare per far crescere i giovani delle scuole elementari e medie sui valori della Costituzione. Credo che in questo senso l’impegno debba essere affidato alla Presidenza del Consiglio Comunale. Sono favorevole al documento associandomi alle osservazioni sulle modalità operative suggerite da Timperi”.
Assessore Andrea Vincenti a nome della Giunta: “come Giunta Comunale e d’intesa con l’Unitre avevo già organizzato un incontro sul 70° della Costituzione e l’urgenza di riportare all’attenzione del mondo scolastico sui valori fondanti della nostra Repubblica. Come Esecutivo concordiamo sull’importanza che certi valori appresi in giovane età producono frutti preziosi, duraturi e solidi rispetto a quello che si apprende più avanti negli anni. Tra i soggetti che ben si possono inserire oltre al Centro Studi Città di Orvieto sarebbe importante anche l’Unitre. 
La Giunta sta già lavorando ad una iniziativa celebrativa del prossimo 17 marzo che vedrà la partecipazione figure e docenti illustri. L’iniziativa della Consigliera Vergagalia è quindi lodevole, dal punto di vista attuativo va armonizzata con le iniziative del Ministero e delle varie istituzioni scolastiche che, come sappiamo, si muovono in autonomia. Dobbiamo avere cura di lavorare in sinergia con tutti gli enti armonizzando le varie opzioni. Reputiamo giusto che sia il Consiglio Comunale ad indirizzarci al meglio per rendere operativo questo cammino”.
Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci (PD): “ringrazio Vergaglia per aver portato all’attenzione del Consiglio ed aver avviato un percorso importante che, nella prima parte dell’anno 2018, ci porterà a realizzare iniziative di formazione e di divulgazione. Questo ultima seduta dell’anno nel giorno della promulgazione della Costituzione Italiana ci da ulteriore formalità. Da oggi iniziamo un percorso differenziato nei vari sforzi che si stanno attuando e che vanno nella stessa direzione. Sulla parte tecnica della delibera sarebbe auspicabile un adeguamento o comunque far emergere la nostra comune volontà, fermo restando che in corso d’opera potranno essere apportati degli aggiustamenti”. 
Replica Vergaglia: “il significato profondo di questo atto di indirizzo, certamente integrabile, è proprio quello di ‘Orvieto Città della Costituzione’. La intitolazione non è quindi un fatto formale ma il nesso della nostra comunità locale che si integra con altri 20 comuni dell’area territoriale nel nome dei nostri principi costituzionali”.